Dalle cronache di Martino da Canal, pubblicate negli anni fiorenti dopo il mille, si considera il 25 marzo 421 la data della fondazione di Venezia. 

Secondo la tradizione, il primo insediamento a Venezia si colloca in un'isola poco più alta delle altre, per questo chiamata Rivus Altus, da cui Rialto.

Il giorno dell'Annunciazione, che in quell’anno cadeva il 25 marzo, fu eretta la chiesa di San Giacometo da un tal Candioto (o Eutinoto), come voto per essere stato salvato da un incendio.

In quel periodo l'Italia era teatro delle feroci scorribande dei barbari e la laguna era il luogo ideale dove rifugiarsi, visto che gli invasori si muovevano per lo più a cavallo.

In realtà non si è a conoscenza di una data certa di fondazione, la nascita di Venezia fu in realtà un processo lento e oscuro, iniziato nella seconda metà del VI secolo e protrattosi fino almeno al IX, se si considera la formazione di quel complesso urbano che oggi è la città di Venezia.

I primi insediamenti, stabili e certi, sono del IV secolo e principalmente del V secolo, sotto l'incalzare delle incursioni barbariche. Nulla esclude, tuttavia (ed anzi qualche prova esiste, la stessa Torcello per esempio), che in laguna vi fossero insediamenti stabili addirittura in epoca romana e preromana. Sicuramente la laguna, meno estesa dell'attuale, fu praticata in epoca romana per poi subire alcuni secoli di profondo declino ed abbandono.

La città ebbe il suo splendore nel periodo tra il XIII e il XVI secolo in cui la Serenissima Repubblica di Venezia conquistò il Peloponneso, Creta e Cipro, gran parte delle isole greche, oltre a diverse città e porti del Mediterraneo orientale diventando una superpotenza.

 

Al giorno d’oggi Venezia conserva tra le sue calli un museo a cielo aperto di storia millenaria, motivo per cui merita di essere conservata con cura ed estrema attenzione, soprattutto con un occhio di riguardo da noi che l’abbiamo vissuta negli anni del Morosini.